Penso questo mentre lui danza, in grigio, sul pavimento spoglio: “Quest’uomo disegna lo spazio in punta di matita”. È Amala Dianor, danzatore e coreografo di origine senegalese, noto per il suo stile sfaccettato e ricco di contaminazioni. Torinodanza Festival 2022 propone una serie di suoi spettacoli in prima nazionale.
Avrei potuto dipingere il suo ultimo lavoro, Siguifin, spettacolo corale in cui ricorrono visivamente – forse anche semanticamente – tre colori (bianco, nero, rosso) e tre nazionalità (Senegal, Mali, Burkina Faso).
Ho preferito Man Rec, un intramontabile assolo che in Wolof significa “solo io”.
Per questo spettacolo ci vuole la matita dei disegni preparatori, e toni di grigio caldo.
Serio, morbido, Dianor danza in t-shirt in uno spazio e un tempo che ricordano quelli di un allenamento o di una preparazione. A volte anche in silenzio.
In questi spazi c'è tempo di pensare.
Indossa le scarpe. In due soli gesti pulitissimi.
Non c'è più tempo di pensare. Non vedo più i piedi.
Lui gira e si muove, incantevole.
Si illumina, e mentre applaudo scorda qualcosa e scappa via.
Permane un sorriso.
MAN REC/ WOMAN
coreografia/ creazione Amala Dianor, Nangaline Gomis
scene e luci Nicolas Tallec
costumi Laurence Chalou
musiche Awir Leon
Cie Amala Dianor I Kaplan
coproduzione Théâtre de la Ville – Paris; Maison de la Danse/ Pôle européen de création– DRAC Auvergne Rhône Alpes / Ministère de la Culture Bonlieu, scène nationale d’Annecy; CNDC d’Angers dans le cadre des accueils studio; Le Carroi, La Flèche
con il supporto di Etat - DRAC Pays de la Loire ; Région Pays de la Loire; City of Angers
Comentarios