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Silvia Cappuccio

Disegnare lo spazio in punta di matita | 4 illustrazioni per Man Rec

Penso questo mentre lui danza, in grigio, sul pavimento spoglio: “Quest’uomo disegna lo spazio in punta di matita”. È Amala Dianor, danzatore e coreografo di origine senegalese, noto per il suo stile sfaccettato e ricco di contaminazioni. Torinodanza Festival 2022 propone una serie di suoi spettacoli in prima nazionale.

Avrei potuto dipingere il suo ultimo lavoro, Siguifin, spettacolo corale in cui ricorrono visivamente forse anche semanticamente tre colori (bianco, nero, rosso) e tre nazionalità (Senegal, Mali, Burkina Faso).

Ho preferito Man Rec, un intramontabile assolo che in Wolof significa “solo io”.

Per questo spettacolo ci vuole la matita dei disegni preparatori, e toni di grigio caldo.


Amala Dianor in Man Rec (illustrazione di Silvia Cappuccio)

Serio, morbido, Dianor danza in t-shirt in uno spazio e un tempo che ricordano quelli di un allenamento o di una preparazione. A volte anche in silenzio.

In questi spazi c'è tempo di pensare.


Amala Dianor in Man Rec (illustrazione di Silvia Cappuccio)

Indossa le scarpe. In due soli gesti pulitissimi.


Amala Dianor in Man Rec (illustrazione di Silvia Cappuccio)

Non c'è più tempo di pensare. Non vedo più i piedi.

Lui gira e si muove, incantevole.


Amala Dianor in Man Rec (illustrazione di Silvia Cappuccio)

Si illumina, e mentre applaudo scorda qualcosa e scappa via.

Permane un sorriso.



MAN REC/ WOMAN

coreografia/ creazione Amala Dianor, Nangaline Gomis

scene e luci Nicolas Tallec

costumi Laurence Chalou

musiche Awir Leon

Cie Amala Dianor I Kaplan

coproduzione Théâtre de la Ville – Paris; Maison de la Danse/ Pôle européen de création– DRAC Auvergne Rhône Alpes / Ministère de la Culture Bonlieu, scène nationale d’Annecy; CNDC d’Angers dans le cadre des accueils studio; Le Carroi, La Flèche

con il supporto di Etat - DRAC Pays de la Loire ; Région Pays de la Loire; City of Angers

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oca, oche, critica teatrale
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