Abitare uno spazio linguistico, non soltanto letterario, non è cosa da tutti. Sotterraneo, gruppo di ricerca autoriale fiorentino, ci riesce, tornando per la seconda volta a Torino, nella calda cornice del 27° Festival delle Colline Torinesi.
Siamo al Teatro Astra. Un telo bianco riveste il palcoscenico, in fondo due bauli e un display a led a sovrastare la parete. Un assunto muove le prime azioni di scena:
«il sapiens discende da chi non dubita mai del racconto».
E così, con parole impermeabili e imperiture, costellazioni di immaginari, fitti come reti, scavano nel passato remoto di ogni singolo spettatore e rievocano in lui pezzi di canzoni, aneddoti, bizzarrie, ma anche paradigmi storici che riguardano gli innumerevoli personaggi di scena. L’incessante grammatica, scandita da passi, silenzi, urla e sospiri, si serve della spia luminosa, raccogliendo una sequenza irregolare e anacronistica di date, necessarie per creare una determinazione e un periodo storico.
Sin dai primi minuti di scena, sarà proprio il pubblico, incredulo e divertito, a essere invitato ad azionare un timer di cinquantatré minuti sul proprio cellulare, in modalità aereo con suoneria attiva. I performers, Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini, con fervida ironia, sottolineeranno che «non sarà la fine dello spettacolo» incuriosendo ancora di più lo spettatore. Involontariamente, infatti, parteciperanno alla creazione di un espediente di scena, volto all’alta tensione. Ciò stimolerà ancora di più gli astanti divertiti di una continua sfida alla quale la viva penna di Daniela Villa, li sottoporrà.
La minuzia con cui singole bizzarrie di personaggi discutibili vengono narrate solletica l’interesse di ogni singolo spettatore. Il ritmo frenetico e continuo è interrotto solo da poche e contenute pause. Tutto l’ensemble respira, rallenta, balla, sulle coreografie curate da Giuliano Santolini, energicamente, insieme; e, con efficace contrappunto drammaturgico, l’utilizzo di onomatopee intersecandosi a grandi classici musicali, crea ulteriori suggestioni. Una costellazione, a detta del filosofo Walter Benjamin, da cui gli stessi artisti traggono spunto. Si è dentro una tensione che cresce e, nel climax generale, nuove singolari figure irrompono, rendendo stravagante il fil rouge della narrazione. È come se si disegnassero nuove mappature storiche, sviluppo di altre e tante geografie sonore, passando dal Giappone all’Inghilterra; dall’Inghilterra in America, tornando indietro all’anno 1000 A.C e, nel giro di pochi istanti, al 2022. Qualsiasi percezione storica viene smontata, con irruente influenza. Un’articolata sequenza di eventi, denominata “progresso”, risucchia audience e attori in quel tappeto bianco dal quale nessuno può scappare. Tutto stravolge, con fervida irriverenza, travolgendo anche il più dubbioso osservatore.
Elementi di pregio: Irriverenti, carismatici, abili nella costruzione di immagini; creano effetti di scena che coinvolgono il pubblico stesso.
Limiti: Le innumerevoli storie citate raccontano paradossi vissuti, studiati, paradigmi di storia e geografie, ma già noti. L’intelligente minuzia del racconto poteva essere, a mio avviso, scandita da storie inedite.
Visto sabato 15 ottobre 2022 al Festival delle Colline Torinesi
L’angelo della storia
[La compagnia Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, è artista associato al Piccolo Teatro di Milano e artista residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese.]
durata: 80 min
Creazione Sotterraneo
Ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa
In scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
Scrittura Daniele Villa
Luci Marco Santambrogio
Costumi Ettore Lombardi
Suoni Simone Arganini
Montaggio danze Giulio Santolini
Produzione Sotterraneo
Coproduzione Marche Teatro, Associazione Teatrale Pistoiese, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Nacional D. Maria II
Contributo di Centrale Fies, La Corte Ospitale, Armunia
Col supporto di Mic, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
Residenze artistiche Centrale Fies_art work space, La Corte Ospitale, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, Armunia, Elsinor/Teatro Cantiere Florida, Associazione Teatrale Pistoiese
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